Precisazioni al testo di FABRIS ------------------------------- P. 26: Ad essere convessa non è la funzione log(·), ma la funzione -log(·). La funzione log(·) è concava. P. 32: All'inizio della prima uguaglianza, non è I(x;y|z) ma I(X;Y|Z). P. 33: Nell'ultima uguaglianza prima della [2.17], non è z ma x. P. 45: Alla quinta riga dal fondo, non è h_{n-2} ma h_{n-1}. P. 76: La nota "se l’ultimo insieme che si costruisce è vuoto, allora il codice è anche a prefisso" è falsa. Infatti quando il codice è a prefisso, l'algoritmo termina subito dopo la prima iterazione, in quanto il primo insieme generato (R_1) sarà vuoto. Quello che è vero è che quando l'ultimo insieme generato è vuoto, il codice è univocamente decodificabile. Nell'Esempio 3.3, il codice W_3 è univocamente decodificabile ma non è a prefisso. P. 89: Alla quinta riga, non è log K ma log_D K. P. 113: La seconda disequazione della pagina può essere dimostrata molto più semplicemente utilizzando la concavità di h(·) e la disuguaglianza di Jensen. P. 118: La [4.30] nel caso binario può essere migliorata: |S_rho(x)| <= 2^{n h_2(rho/n)}, per la dimostrazione si veda ad es. la sezione 3.3.1 del testo Guruswami-Rudra-Sudan. P. 167: Nella [6.12], il motivo per cui l'indice massimo della sommatoria è 2t+1 è che nel caso di codici a ripetizione, n = d_min = 2t+1. (Nota: n è implicitamente assunto dispari.) P. 169: Alla sesta riga dal fondo, fa parte del codice anche la parola 00000. La parola di n zeri fa parte di qualunque codice lineare, essendo presente il vettore nullo in ciascun sottospazio. P. 172, Esempio 6.6: tre colonne linearmente indipendenti --> tre colonne linearmente dipendenti. P. 203: Alla terza riga, non è x ma 1 (x^0). Alla quarta riga, non è x^2 ma x (x^1).